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ღ ღ ღ capricorno,ascendente leone, luna in acquario. Sono una persona semplice, abbastanza solitaria e avendo intrapreso un nuovo percorso spirituale la solitudine mi aiuta a centrarmi e a meditare.Vivo attimo per attimo,il momento presente e da questo tutto diventa sincronicità. In tutto cio' che si fa, è la Mano di Dio a guidarci, nulla accade per caso...pensaci!!! Quando amo do' tutta me stessa...e ora amo con tutto il mio Cuore...ღ ღ ღ

giovedì 23 ottobre 2008

I Maya da saggi a guerriglieri


Gli imperi Maya, azteco e inca hanno suscitato meraviglia nei conquistatori spagnoli, che non riuscirono a capire come e quando si erano formati. I colonizzatori successivi ma soprattutto i religiosi sono riuscita a svelare parte del mistero interrogando gli stessi indigeni. In virtù di tali informazioni e di numerosi lavori scientifici sappiamo abbastanza della crescita e dell'apogeo, non delle origini, che restano avvolte nelle nebbie della leggenda. I Maya sono stati i più antichi e più geniali. Popoli Maya ve ne sono stati due: uno più antico che si stanziò principalmente nei bassopiani del Guatemala e un altro moderno che dominò la penisola dello Yucatan (Messico). I primi Maya sono i saggi gli ultimi i militari; gli antichi hanno domato le città di Tikal, Palenque, Calakmul, Copàn e sono stati gli inventori di una scrittura di ideogrammi e segni fonetici non ancora pienamente decifrata, di un calendario di 365 gironi, di un sistema cronologico e così via. Questi Maya, antichi o classici, vissero principalmente tra gli anni 250 e 900 della nostra era. Sono famosi i loro Templi con scalinate e fastigi, i palazzi con numerosi stanze, i campi per il gioco della palla, bagni di vapore, gli osservatori astronomici, le strade maestre, le stele e gli altari.
La loro decadenza cominciò alla fine dell'VIII secolo e nel X secolo si concluse la rovina. Sulle cause del tramonto ci sono varie ipotesi diverse; esaurimento del suolo, cambiamento di clima, eruzioni vulcaniche, guerra civile, rivolta dei contadini. Un residuo del popolo Maya emigrò verso gli altipiani del Guatemala e la penisola dello Yucatàn. Qui si stanziò in un paese arido e scarso di acqua che doveva essere cercata nel sottosuolo scavando enormi pozzi detti Cenotes. Intorno ai grandi cenotes sorsero villaggi che diventarono città come Chichen Itzà, Kabah, Labnà. Agli inizi del X secolo lo Yucatàn fu invaso da varie ondate di popoli proveninti dal nord. Uno dei gruppi era quello tolteco proveniente dalla città di Tula, che si stabilirono nella città di Chichen Itzà e si fuse con il popolo Maya e diedero origine al nuovo dominio. Questi sono i Maya nuovi o "guerriglieri". Chichen Itzà fu costruita in modo tale da farla divenire la città più bella; il Tempio dei Guerrigleri è tra i più maestosi di tutta la tradizione Maya. Altre costruzioni notevoli furono il Tempio di Kulkulcan o il Cortile delle cento colonne (colonne a forma di serpente con testa vicino al suolo, influenza delle civiltà settentrionali). Si trovano nel coltempo un'infinità di elementi della cultura maya: un osservatorio astronomico circolare, i campi per il gioco della palla, i mosaici nelle decorazioni delle facciate, il vecchio Dio Maya della pioggia. Chichen ha dominato il territorio dello Yucatàn per 2 secoli, stabilendo un poderoso stato centralizzato grazie alla combinazione della forza militare di origine tolteca, e del commercio, di origine maya. La città del nuovo impero si procuravono gli alimenti di cui avevano bisogno dalla cultura delle terre vicine. Mais, fagioli, zucchine, peperoni, chìa (tipo salvia) e cacao , così come legni pregiati, cotone, agavi, coloranti e articoli di lusso quali giada, turchese, pirite, alabastro, ambra, rame e oro. La preponderanza di Chichen Itzà finì in tirannide. I distruttori della tirannia divennero a loro volta i tiranni stessi. Mayapàn è stata l'ultima grande città Maya; era fondata da una muraglia di 9 km all'interno della quale si calcolavano 4.100 edifici, 140 dei quali a destinazioni cerimoniali e 2100 edifici che servivano da abitazione a una popolazione stimata in 12.000 abitanti. La forza di questo popolo era tuttavia l'esercito, composto da mercenari una parte dei quali provenivano dal Messico, terra di grandi guerriglieri; con l'aiuto di costoro mantennero la supremazia nello Yucatàn fino al 1441, quando alcune rivolte annientarono insieme la dinastia e l'egemonia della città. Verso la fine del XV secolo la popolazione Maya dello Yucatàn aveva abbandonato i centri urbani e viveva nelle zone rurali, conservando gli antichi costumi e limitati rapporti di commercio. E' quanto trovò il conquistatore spagnolo Cortès nel 1524, attraversando la regione sulla via per l'Honduras.

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